giovedì 19 giugno 2008

No webcam? No problem!

O meglio, i problemi ci sono eccome, però nascosta tra le pessime immagini c'è anche un po' di soddisfazione. Dalla serie: "usiamo quello che abbiamo a disposizione" :D

Come ho scritto nel post precedente, ieri sera mi sono dedicato all'osservazione di Giove. Come al solito ho provato a fare qualche foto per fissare meglio il ricordo.

La mia digitale (ovviamente senza supporto, tenuta in mano :D), una Nikon Coolpix L5, ha il brutto difetto di allungare i tempi di esposizione autonomamente la sera; il che rende quasi impossibile fare una foto a Giove senza sovraesporlo.

Mentre scatto mi viene in mente che potrei usare la modalità predefinita "Sport" in quanto è quella che per limitare il "mosso" ha un tempo di esposizione molto breve.

Scatto e constato che l'idea funziona, allora cerco di dire alla macchinetta di scattare più foto di seguito. Dopo qualche tentativo scopro che c'è una sotto-modalità che con una sola pressione scatta in sequenza 16 foto. Il lato negativo è che non salva 16 immagini differenti, bensì una sola immagine divisa in 16 parti (quindi con 16 piccoli Giove).

Non mi lascio scoraggiare, con un software di elaborazione (Gimp o PS) ho "tagliato" ogni immagine (ho fatto una ventina di scatti, quindi 20 x 16 = 320 pseudo-frame) con lo strumento di sezionamento (slice) facendo attenzione che ogni riquadro avesse la stessa dimensione (ho scoperto che Registax non gradisce frame di dimensioni diverse tra loro).

Ottenute queste 320 immagini le ho importate in Registax e ho tentato la mia prima elaborazione in assoluto seguendo un tutorial trovato in rete :D

Il risultato è quello che è, ovviamente. Ma la soddisfazione di averci provato e non aver fallito miseramente è grande!

Ecco un'immagine di esempio delle 4x4 e il risultato finale. Considerando che è stata fatta senza webcam non è proprio da buttar via :D

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